La seconda parte affronta in dettaglio la tassonomia di tutte le specie che gravitano nell’area Euro-Mediterranea, compresa tra il Caucaso e le isole Canarie. Questa parte è arricchita da disegni originali e numerose foto di specie endemiche e rare, insieme a quelle più comuni, con relative chiavi per il riconoscimento; completano questa parte alcune nuove ed aggiornate sinonimie e una ricca bibliografia. Il volume si chiude con un capitolo relativo alla tutela di questi straordinari e poco comuni insetti; viene proposta una lista rossa che mette in evidenza quali sono le specie più vulnerabili all’interno del complesso panorama ecologico dell’area Euro-Mediterranea.
“Il grave fenomeno di distruzione degli ambienti naturali che si sta verificando negli ultimi decenni e che è causa di estinzione di specie animali e vegetali, ha messo in grande fermento il mondo accademico e consapevoli di ciò le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità. Si tratta, com’è noto, di una iniziativa che si propone di aumentare la consapevolezza del ruolo fondamentale che la biodiversità svolge nell’assicurare la vita sulla Terra; pertanto conoscere le specie che ancor oggi sono presenti in determinati territori risulta di fondamentale importanza. Gli Autori con questo volume, dedicato al popolamento a mantidi dell’area mediterranea, hanno centrato tale obiettivo e colmato una vecchia lacuna; infatti un lavoro di insieme, a tutt’oggi, non esisteva, sebbene in passato numerosi studiosi, le cui opere sono state esaustivamente menzionate in questo volume, avessero rivolto la loro attenzione allo studio dei Mantodei del Mediterraneo.
Grazie agli Autori abbiamo, adesso, a disposizione un’opera completa e con diverse sfaccettature; il loro sforzo coordinato, non solo ha aggiornato i dati esistenti sulla consistenza delle specie di mantidi di questa regione geografica ma ha saputo coniugare il rigore scientifico con la divulgazione. Essi hanno così realizzato un’opera ricca d’iconografie e di informazioni dettagliate riguardanti aspetti divulgativi quali le antiche e le moderne leggende, la storia dei personaggi più illustri che hanno contribuito alla conoscenza dei Mantodei e aspetti rigorosamente scientifici quali la biologia e l’eto-ecologia, la storia biogeografica, la tassonomia, la sistematica e le moderne teorie riguardanti la filogenesi dei Mantodei, non ultimo i metodi di raccolta e preparazione degli insetti in laboratorio. Ritengo che questo volume possa essere utile non solo ai sistematici ma anche a tutti coloro che si occupano, con qualsiasi intento e finalità, degli esseri viventi in un dato territorio. Sono certo che la fatica degli Autori troverà benevola accoglienza tra gli studiosi e potrà essere un punto di partenza per i tanti giovani che si avvicinano a questo interessante ordine di Insetti, ancora così poco noto, con la voglia di osservare, capire e approfondire. Ringrazio, quindi, gli Autori del volume per l’eccellente lavoro svolto e per avermi dato l’opportunità di presentare l’opera.”
Prof. Francesco Lombardo
Dipartimento di Biologia Animale
“Marcello La Greca” – Catania, Italia.
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“The countdown to stop biodiversity loss within 2010, started in 2002 at the Johannesburg World Summit on Sustainable Development, failed miserably. The necessary actions to oppose the excessive exploitation of the biological resources of our planet have been till now inadequate and insufficient. On the contrary, the numbers of extinct and threatened species are continually increasing, largely because of the tropical forest destruction.
To translate words into actions, since its foundation in 2004, the World Biodiversity Association has two formal objectives: to contribute to the planetary biological inventory through scientific expeditions to the world’s biodiversity hotspots, and to promote environmental education, in particular among the young: teaching diversity, tolerance, the right to life for all organisms and the respect of ecosystems. In this context, an important role can be played by editorial activity. In particular, the series WBA Handbooks wants to contribute directly to the Project “Conservation by Education”. This WBA Project is aimed at educating and training both young and adults in the study and conservation of biodiversity, assisted by means of scientific manuals.
It is an honour for me to present this second volume of the series WBA Handbooks dedicated to Mantids, especially in 2010, declared by the United Nations as the “International Year of Biodiversity”. Our hope is that many people, especially the young, by means of this manual can discover answers to their curiosity about these wonderful insects.
For amateurs as well as for specialists, this handbook presents a clear and detailed key to identify and study the Euro-Mediterranean Mantids. The book includes the taxonomy and an updated check-list of the 127 species of Mantids living from the Caucasian mountains to the Canary Islands. Moreover, in order to contribute positively to the preservation of these extraordinary and uncommon insects, a red-list of the most threatened or extinction-risk species of the Euro-Mediterranean area is proposed. I’m grateful to the authors for their excellent work and congratulate them on their achievements. Thanks also to the members of the WBA Scientific Committee (Editorial Board), and to the supporting Institutions, in particular to the Regione del Veneto.”
It is only by knowing and respecting the beauty of natural
environments that we can hope to save the incredible biological richness of our planet.
Love Nature and the Diversity of Life!
Gianfranco Caoduro
Chairman of the World Biodiversity Association
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“Les mantes sont de ces insectes qui ne laissent personne indifférent, à cause de leurs proportions inhabituelles, de leur attitude qui fait penser à une prière, de la mobilité et de l’expression de leur tête qui semble regarder intelligemment. Dans toutes les langues et cela depuis l’Antiquité on leur fait une place à part et on leur prête des sentiments religieux, des pensées mystiques, la possibilité de prédire l’avenir. Toutefois elles semblent n’avoir aucun scrupule à dévorer leur partenaire, surtout les femelles en général plus robustes et ayant besoin de beaucoup de nourriture pour élaborer leurs volumineuses oothèques; mais le contraire a été sporadiquement signalé dans la littérature, et j’ai moi-même observé un cas où par un capricieux renversement des rôles un mâle en pleine forme n’a pas hésité à manger une femelle quelque peu fatiguée.
La région étudiée est parmi celles les plus anciennement prospectées, mais elle est relativement pauvre en espèces, les mantes étant surtout diversifiées dans les régions tropicales humides. Néanmoins plus de cent-vingt espèces sont ici passées en revue, ce qui représente environ 5% du nombre mondial actuellement connu. Pourtant l’inventaire pour la région n’est manifestement pas définitif et exhaustif, il y a sûrement encore des espèces à découvrir, à séparer ou au contraire à regrouper, mais essentiellement des limites de répartition à préciser et des données biologiques originales à découvrir, d’où l’importance de ce travail qui constituera sûrement une base essentielle pour des progrès dans la connaissance de la region.”
Dr. Roger Roy
Laboratoire d’Entomologie
Museum National d’Histoire Naturelle – Paris, France
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