Progetto Domus Mellifera®

Essere Custode delle api

Il Progetto Domus mellifera vuole essere un’opportunità per creare una nuova consapevolezza del rispetto e della tutela della Biodiversità. Azioni concrete, come l’installazione ed il monitoraggio della Domus mellifera, si traducono in una definizione che si può riassumere nell’essere “Custode delle api”, espressione sinergica dell’insieme di persone, natura ed azioni.

 

Il Progetto Domus mellifera non consiste solo nel posizionare un nido rifugio, ma richiede di essere consapevoli che le proprie azioni, se svolte con passione e correttezza scientifica, possono contribuire ad un vero cambiamento positivo.

 

Ecco perché, prima ancora di poter fisicamente installare le Domus mellifera, il Progetto Domus mellifera chiede la sottoscrizione dell’attestato di “Custode delle api”, un documento che da un lato qualifica l’impegno, dall’altro permette la creazione di una nuova community di persone consapevoli, impegnate insieme a WBA onlus nella tutela della Biodiversità.

Domus mellifera

Come utilizzare le Domus mellifera

Le domus mellifera vanno semplicemente collocate ad una altezza uguale o superiore ai 2-3 m da terra ed esposti a sud, evitando zone in cui l’irradiazione solare sia presente tutto il giorno (specialmente in aree calde). Il popolamento non è automatico ma non si devono popolare artificialmente. Una volta posizionati i nidi non implicano alcuna gestione “apistica”.

 

Ai fini del popolamento è possibile strofinare l’interno della Domus mellifera con essenze ed erbe aromatiche, quali ad esempio Melissa, Rosmarino o Cedronella, nonché cera naturale sui tondini d’attracco, al fine di rendere la Domus mellifera più ospitale. Una volta insediata da uno sciame, la colonia dovrebbe essere segnalata con l’app BeeWild e monitorata ad intervalli regolari (circa ogni uno-due mesi) per valutarne la vitalità.

 

L’apertura inferiore del nido va aperta solo per eventuali pulizie invernali ed esclusivamente quando non vi si sia insediata una colonia. Le api non devono essere mai disturbate e non si deve mai procedere con il prelievo di miele, favi o covata; inoltre non è necessario nutrirla o svolgere altre azioni di gestione:

 

Quando una colonia si sarà insediata nella Domus mellifera dovremo considerarla come se fosse dentro il cavo di un albero od un muro, dobbiamo lasciarla alla sua totale naturalità”.

Perché fornire nidi artificiali per le api da miele?

L’uso di nidi artificiali per uccelli è una pratica ormai consolidata come lo sta divenendo l’utilizzo di beehotel per favorire la riproduzione di api solitarie. Per quanto riguarda le api da miele invece sono pochissime le esperienze di utilizzo di nidi artificiali, anche a livello mondiale.

 

Solo negli anni recenti Apis mellifera è stata riconosciuta come componente degli ecosistemi e non come un organismo domesticato dall’uomo e sfuggito al suo controllo. Molti sciami che si sono installati in cavità naturali e che vivono senza alcuna gestione da parte dell’uomo, provengono spesso dagli alveari gestiti dagli apicoltori. Allo stesso modo spesso gli apicoltori catturano sciami dei quali non conoscono esattamente l’origine. Malgrado l’intensa azione di selezione operata dall’uomo sulle “sue” api, non c’è alcuna differenza tra api allevate o meno, anche se spesso le api degli apicoltori non sono della locale sottospecie. Alcuni recenti studi hanno evidenziato come la selezione naturale che agisce sulle colonie viventi allo stato naturale premii in prevalenza quelle aventi un patrimonio genetico locale. Molte colonie non gestite infatti sono in grado di sopravvivere diversi anni, e pare che sia la sciamatura naturale a facilitare la tolleranza all’azione dell’acaro parassita Varroa.

 

Nonostante la credenza che le colonie naturali di Apis mellifera fossero praticamente scomparse, negli ultimi anni le segnalazioni sono aumentate e per studiare questo fenomeno è stata creata una app, chiamata BeeWild, tramite la quale si possono censire, e soprattutto monitorare, le colonie non gestite di Apis mellifera, senza arrecare loro alcun disturbo.

 

Poiché ai nostri giorni la presenza di cavità naturali (grandi alberi cariati o fessure naturali nelle rocce) è molto scarsa, le api sono spesso costrette a scegliere cavità presenti nei manufatti e negli edifici realizzati dall’uomo. Infatti, la maggior parte delle segnalazioni fino ad oggi raccolte con l’app BeeWild sono proprio relative a cavità murarie. Talvolta queste colonie si installano in posizioni in cui possono creare problemi e quindi devono essere rimosse. Fornire nidi artificiali può quindi ovviare alla penuria di cavità naturali ed evitare che le api occupino cavità problematiche.